Lui & Lei
Serata tedesca 2

04.08.2021 |
1.081 |
1
"Di fianco un cuore cancellato e un semplice disegno del cazzo che si impara alle elementari..."
Mi sono svegliato alle 23, ero sfinito, mangiato un paio di fette di anguria, poi vedo sotto la porta un foglietto, un numero di telefono e un nome, Sophia.Di fianco un cuore cancellato e un semplice disegno del cazzo che si impara alle elementari. Bene almeno questa ha capito cosa conta ora, sesso, cazzo, scopate e sborrare.
Mi sono preparato, lucidato il cazzo e le palle, mi sono depilato il tutto e messa la crema, pulito anche il buco del culo perché se volesse leccarmi le palle e anche il culo non mi dispiacerebbe per nulla.
Avevo la crema depilatoria sul buco del culo che di era dimostrato molto ricettivo, quasi quasi volevo provare a penetrarmi, stavo leggendo che la stimolazione della prostata portava a una produzione extra di sborra, la mia fissa era di dare tanta sborra alla ragazzina, ma visto che poche ora prima avevo riempito la zietta cercavo una stimolazione anale per una sovraproduzione, cosi presi un tubetto circolare con la punta tonda e incominciai a penetrarmi il culo, non era la prima volta che lo facevo, spesso era qualche amica che mi infilava un dito in profondità mentre le scopavo. Ora però ero voglioso e appena mi sono infilato il toys sul culo, il cazzo si è irrigidito non poco, anche una goccia di liquido comparve sulla cappella. Mi infilai il tubetto per almeno 7 cm nel culo, un po' di andirivieni e poi lo tolsi, con meraviglia vidi il tubetto pulito e un cazzo duro. Presi un po' di crema rassodante e rinfrescante, mi misi i calzoncini senza slip e a pettonudo uscii per andare in terrazza. Salito in terrazza trovai un posto dietro la scala, c’era una sedia in plastica che guardata in direzione del mare, era buio e l’aria era fresca.
Mi sono tolto i pantaloncini e mi sono seduto, e mi sono toccato il culo, era ancora umido e scivoloso con l’altra mano mi presi a masturbare il cazzo, era duro, gonfio, amavo il mio cazzo, bello grosso, non me lo menavo per godere ma per piacere, per toccarmi il cazzo.
Erano le due e Sophia arrivò, indossava una camicia lunga, era a fiori, gonfia sul davanti, larga sotto, potevo pensare anzi speravo che sotto non avesse nulla, mi salutò con la mano, aveva i capelli raccolti sopra la testa, alzata la maglietta mi fece vedere che il pelo biondo della fica era dotato di luce propria. Bello e riflettente, lei aveva pure un buon profumo, cocco nell’aria, c’era una brezza nell’aria piacevole, il suo vestitino volteggiava, mi domina o almeno la lascio fare, con le ginocchia mi chiude le gambe e mi si siede sopra, si porta le dita in bocca raccoglie saliva, io faccio altrettanto e mi sputo sul cazzo, le intenzioni sono chiarissime, scopare subito.
Sento le labbra schiudersi sopra il mio cazzo, entra per la profondità della cappella, ora che è davanti a me le alzo il vestito e metto a nudo in suo seno, siamo nudi entrambi, sono ipnotizzato dalle sue tette, grosse giovanili, con dei capezzoli a punta come piacciono a me, due tette da succhiare, e le succhio mordicchio i capezzoli, l’altra tetta è palpeggiata di continuo, un po' alla volta scende sopra il mio cazzo, ora l’ha preso tutto, ansima di continuo, soprattutto non capisco se gode col cazzo in fica, o facendosi succhiare le tette, certo che capezzoli come i suoi si ho visti sono alle cinesi, ma è la base del capezzolo, l’aureola la cosa fantastica, pronunciata, li succhio come fossero uccelli, si mi è anche capitato di fare questo in qualche incontro di coppia. Cambio tetta, la osservo, ha la testa reclinata indietro, sta godendo ed io continuo, non ho problemi a resistere, la scopata è inesistente per ora, sto dentro lei si muove come le piace ma a gambe divaricate e con me che le torturo i capezzoli non deve essere facile.
Ora le presso le natiche, anche il culo è sodo, da ventenne potrebbe essere mia figlia, madonna che bel fisico, la scopata cambia ritmo, mi ricorda il modo avanti e indietro del pomeriggio, sento il clitoride gonfio che si strofina sul mio pube. La guardo negli occhi , le stringo i seni e con i pollici roteo i capezzoli. Ora lei si sfila dal cazzo, si mette in piedi e piscia, mi squirta addosso, il liquido è bollente, sono bagnato dalla pancia in giù, mi massaggio il cazzo tutto umido e caldo, mi viene quasi da pisciare ma resisto, Sophia si risiede e riparte il gioco, ora però mi concentro sul suo culetto, lo cerco da dietro, trovo un orifizio, una rosellina morbida, mentre lei continua a strofinarsi il clitoride contro il mio corpo e il cazzo sta ballando dentro la sua fica, inserisco l’indice sul suo culo, così che quando si allontana dal mio corpo si inserisce il dito nel suo culo da sola, il gioco le sta piacendo, e quando sento che l’entrata è agevole, metto due dita.
Sophia mi guarda, mi bacia, “sono vergine dietro” mi dice, io le rispondo, “eri vergine”, le presi la bocca e la bacia con tanta lingua, lei andò indietro e fi fece infilare due dita nel culo, sentivo che premeva per sentirle allora spinsi io e infilai anche il terzo dito dentro per 6/7 centimetri. Il dolore la fece smettere, ma stavolta andando avanti continuai a prenderla con le dita, sentivo il mio cazzo nella fica, mi stavo masturbando il cazzo con le dita infilate dentro il culo, avevo il suo viso di fronte, non mi baciava, era in estasi, la feci alzare, tolsi le dita, tolsi il cazzo e glielo puntai dietro, la feci sedere, lei si porto il vestito arrotolato alla bocca e si sedette sopra il mio cazzo, avevo male io alla cappella, figuriamoci lei, però le fui dentro, qualche secondo che il suo culo si abituasse al mio palo il culo , ma io ero innamorato delle sue tette belle grosse e pronunciate, lei ormai lo sapeva, tette da ventenne, da porca ventenne, affamata di cazzo, Ora la stavo inculando selvaggiamente, ormai le pareti anali erano fluide e bagnate, la guidavo con le mani e lei si masturbava la fica, si fermò e mi chiese di fare altrettanto, capivo che voleva squirtare, ma col cazzo in culo evidentemente non ce la faceva, riprendemmo a scopare allo stesso modo, tre o quattro volte ripetemmo il finale.
Mi chiese di sborrare nel culo, ma non ero nelle condizioni, la mia resistenza era alta ma ormai ero arrivato in uno stato di eccitazione tale da non sentire il desiderio di sborrare. Lei invece aveva la squirtata facile ma forse avere il cazzo in culo la bloccava, ma era bellissima, gambe larghe il folto pelo biondo aperto, le tettone ritte che puntavano il cielo, gli occhi luccicanti, il mio cazzo in culo ed io che continuavo a pizzicarle il clitoride, ormai era diventato un piccolo cazzo, ad ogni tocco era un sussulto, era tutta eccitata, il clitoride duro, i capezzoli duri. Stavo pensando a dove avrebbe avuto piacere ricevere la mia calda sborrata che lei si alzo e fece uscire il cazzo dal culo che si piego in avanti verso di me, appena le toccai la fica, partì uno scroscio di pisciata pazzesco, il cazzo fu colpito dai suoi schizzi, per alcuni secondi urinò latte caldo.
Fece per alzarsi ma era stremata, non si reggeva in piedi. La feci sedere da sola sulla sedia, con la testa fra le mani sembrava svenuta, ma era molto bella, nuda, giovane, porca. La guardavo e mi massaggiavo il cazzo, era stato per 10 buoni minuti dentro il suo culo e altrettanti se non di più, dentro la sua fica.
Forse avevo esagerato, ma lei mi chiese ancora pochi minuti di recuperò, si alzo e mi appoggiò al muretto delle scale, io ne approfittai per guardarle il culo, era ancora aperto, arrossato, ci passai il dito ma sophia si tirasse, si girò, cerco di dire qualcosa o disse, ma non capii, però poi mi vide a cazzo duro e mi si inginocchiò davanti, lo prese in bocca.
“non ho mai ingoiato, ma ho sete, dopo il culo a te, oggi bevo la tua sborra”, mi feci succhiare il cazzo, leccare le palle, mi feci anche tintillare il buco del culo, poi presi a segarmi di fronte a lei e al momento giusto le feci aprire la bocca, le sborrai in bocca i primi tre getti, poi le tappai il naso e ingoiò, avevo il cazzo stretto e appena riapri la bocca le scaricai ancora sborra dentro la bocca. Per altre due volte lo fece, poi gli lasciai il cazzo da succhiare e ripulire, palle comprese.
Finii di sborrare e la feci alzare, mi piegai per succhiarle ancora le tette, lei prese a tossire e le venne quasi da vomitare, mentre era piegata in avanti a tossire sentivo il suo culo dilatarsi, era molto eccitante.
“Ho sete mi disse di nuovo, riesci a pisciarmi in bocca o scendi a prendere delle birre” beh l’idea di pisciarle addosso era una novità ma forse lei solo ventenne aveva fatto anche di peggio, presi i pantaloncini e le ciabatte, scendemmo entrambi, lei in camicia e andammo nel mio alloggio.
[continua]
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Commenti per Serata tedesca 2 :
